martedì, gennaio 22, 2008

Orgogliosa della scelta



Tanti mesi fa ho partecipato alle primarie che hanno visto l'investitura di Prodi quale leader dell'Ulivo.

Diversi giorni sono passati, a volte mi sono interrogata sulla scelta, mi è capitato anche di non capire sempre o non condividere a pieno il cammino politico intrapreso dalla coalizione che con fatica ha per due anni creduto nel mio stesso Premier.

Il mio Premier, dico mio con orgoglio e con convinzione dopo il suo discorso di oggi alla Camera.

Parole forti e toni determinati prima di passare alle prossime votazioni sulla fiducia.


Per Mastella che ieri in televisione dichiarava di sentirsi abbandonato, non sostenuto, Prodi rinnova la fiducia come ministro uscente e ricorda che non è mai stato lasciato solo, usando le sue parole "nè come uomo nè come politico".

Per quanti credevano di poter chiudere la pratica velocemente senza esporsi rispetto all'impegno preso con il loro elettorato, Prodi li mette all'angolo.

Per una opposizione che fa cori da stadio e cerca, a dispetto delle regole e del galateo imposto da una sede così Istituzionale, di impedire a Prodi di continuare il suo discorso, Prodi non si scompone.

Ora mi chiedo come tutti quei soggetti (destra o sinistra) che hanno raccolto le firme per il referendum possano pensare di andare ora subito al voto con questa legge elettorale.

A quanti invece ritengono che si stia facendo la conta, ecco perchè il voto di fiducia, a quanti pensano che se a salvare il governo saranno i voti dei senatori sarà una vergogna per la democrazia e, concludendo, a quanti pensano già alla piazza io rispondo:

orgogliosa della mia scelta alle primarie e alle votazioni politiche, Grazie Presidente Prodi e in bocca al lupo

lunedì, gennaio 21, 2008

L'imbarazzo della scelta



Sicuramente il mese di gennaio si è presentato da subito ricco di argomenti da trattare.
Anche le persone che come me in questi ultimi tempi si sono fatte prendere troppo dal lavoro avranno notato un susseguirsi di fatti davvero eclatanti su cui riflettere ad alta voce.
E così nell'imbarazzo della scelta argomenti e i colpi di scena si sono susseguiti senza tregua.
In principio era "Voce fuori dal coro" ma poi visto il precipitare degli eventi il titolo del post non poteva non cambiare.
Fuori dal coro (in particolare mediatico e politico, un coro pronto a chiedere scusa e definirsi indignato) ed assolutamente inpopolare su quanto accaduto in relazione alla visita del Papa alla Univerità di Roma La Sapienza.
In pieno accordo con quanti ritenevno folle pensare che il Papa non potesse parlare nella Università romana, in accordo sulla difesa della laicità dell'Ateneo, in disaccordo sulla scelta dei tempi da parte del Rettore. Quel Magnifico Rettore che non poteva certo non immaginare che invitare il Papa per l'inaugurazione dell'anno accademico non potesse non invogliare a qualche forma di protesta.
Eccessiva? forse si, ma certo bisogna ammettere che questo Papa non brilla in simpatia.
Ma se era una esigua minoranza, come dichiarato dalla stessa Cei, allora di cosa stiamo parlando?
Ed il balletto delle responsabilità Cei e Governo sulla sicurezza per il Papa?

Altro argomento interessante quanto accaduto all'onorevole Mastella e coniuge.
All'applauso di un intero Parlamento alle esternazioni del ministro della giustizia, e sottolineo ministro della giustizia, sulla Magistratura.
Posso quasi capire il ministro, ormai dimissionario a tutti gli effetti, che magari preso dal dispiacere e disappunto di essere coinvolto in vicende di cui si sente ingiustamente accusato, e fino a prova contraria innocente.
Dicevo, capisco il ministro che magari in un attimo di sfogo possa aver esagerato con le sue esternazioni sulla Magistratura. Ma mi domando è possibile che un intero Parlamento non si rendesse conto che quegli applausi forse erano un pò fuori luogo.
Avrei voluto chiudere questo post parafrasando le parole di Luciana Littizzetto scrivendo che si dovrebbe applaudire un atleta che vince una gara... ma grazie all'onorevole Mastella, direi che rischierei di restera indietro sugli eventi.

Oggi ripensando a quanto accaduto, con un pò di amarezza concludo:

1. tutti pronti a dimostrare la propria solidarietà al Papa, i voti dei cattolici fanno gola a tutti...ed ora dopo la moratoria sulla pena di morte tocca alla legge sull'aborto

2. tutti pronti ad applaudire Mastella ... ed ora l'ex. ministro mette a rischio il governo Prodi.

La domanda a questo punto è:

cara sinistra, oppure centro sinistra se preferite, a volte forse vale la pena fare qualcosa di impopolare ma difendere principi fondamentali, soprattutto quando certi applausi diventano degli autogol pesantissimi.