giovedì, novembre 06, 2008

Il nuovo che avanza



In America tutto è possibile, grande lezione di democrazia. Lo dicono i dati, lo dicono i voti a dispetto dei più scettici.
Vince Obama, vincono i sondaggi che questa volta non sbagliano, lo avevano detto i mercati predittivi ed ora ecco il nuovo Presidente degli Stati Uniti.

In Italia non rimane che guardare e magari riflettere su quanto accaduto da loro, su quanto accade da noi.

Un Presidente che sembra essere il Presidente di tutti visto il largo consenso avuto anche negli altri Paesi.

martedì, novembre 04, 2008

Predire il futuro





Parlare di politica oggi significa sempre più parlare di sondaggi.

In occasione delle elezioni politiche ai sondaggi si affiancano nuovi "strumenti" di previsione dei risultati.
Forse la parola strumenti non è quella più adatta il loro nome corretto è mercati predittivi, per saperne di più ecco alcuni articoli interessanti sull'argomento:

L'intelligenza collettiva dei mercati predittivi
Mercati predittivi. Il futuro in modalità collaborativa

sabato, maggio 03, 2008

Ciack si cambia




Il nuovo sindaco di Roma ha rilasciato le sue prime dichiarazioni.

Ricordo la sera della sua vittoria, in cui disse che il suo obiettivo era mantenere continuità con le cose fatte bene dalle precedenti gestioni e di modificare tutto quello che invece serviva a ridare dignità alla città.

Ora nella sua conferenza del 30 aprile ha fatto un breve elenco delle cose da cambiare:

1. teca Ara Pacis
2. tubi innocenti del Colosseo
3. cordoli corsie preferenziali
4. parcheggio del Pincio
5. rimozone sampietrini centro, in particolare via Nazionale
6. ztl ridefinizione di chi può entrare
7. via guide e venditori abusivi
8. meno ministeri al centro per dare più spazio ai musei
9. sgombero campi nomadi abusivi e spostamento di quelli regolari
10. riduzione aziende muicipalizzate e controllate
11. commissione per lo sviluppo di Roma
12. rinnovo di tutti i dirigenti interni e congedo esterni.

Visti così questi 12 punti fanno pensare che per fortuna che è arrivato altrimenti eravamo sull'orlo del baratro.

Forse alcuni di questi punti faranno piacere a molti romani, ma di altri ma gliene frega davvero qualcosa a qualcuno o per meglio dire sono degli interventi così necessari oppure servono per ripartire le risorse ai propri uomini e riprodurre il solito teatrino italiano: vinco e piazzo i miei!!!

Visto poi che da un momento all'altro verrà tolta l'ICI, è davvero necessario sprecare le risorse ad esempio per rifare la teca dell'Ara Pacis?
Per uanto riguarda i pericolosissimi cordoli delle corsie preferenziali, non sarebbe meglio che le due ruote stessero semplicementi più attenti, ma se non li togliamo come fanno poi a passare dove non possono senza farsi male.


Fantastico poi l'invito a quanti lavorano al comune, come dirigenti, oppure che hanno un ruolo di rilievo acquisito nella precedente gestione a dimettersi. Come dire che l'appartenenza ad un colore politico sia sinonimo di qualità e professionalità.

La rimozione dei sampietrini mi intristisce un pò in fondo è una delle caratteristiche della nostra città, ma il nuovo che avanza chiede sempre dei sacrifici.

Vorrei chiudere con un pensiero alla commissione degli esperti, speriamo che non sia come la commissione dei saggi che l'Alitalia ha profumatamente pagato per scegliere i nomi degli aerei.

A proposito del sarò il sindaco di tutti, di tutti quelli che la pensano come lui!!!

lunedì, aprile 28, 2008

Amara sconfitta





Abbiamo perso!

In Provincia un successo grazie a Zingaretti, ma non basta per colmare la delusione di una votazione che ci vede sconfitti al Comune.

Dal PD e dal comitato di Rutelli tutti a ripetere la stessa frase:ora bisogna analizzare la sconfitta per capire.

Io avrei qualche idea, e non credo che sia poi così difficile arrivare ai motivi che sono di fronte agli occhi di quanti come me speravano nella vittoria, ed ancor più di quanti hanno provato ad aiutare il proprio candidato.

Ma la delusione è tanta, e per parafrasare quanto detto dal leader del mio partito è il momento delle analisi per ripartire e riemergere da una sconfitta davvero pesante.

Domani, proverò a scrivere la mia analisi di questa sconfitta, dalle politiche alle amministrative, oggi preferisco, con una profonda amarezza chiudere con una frase che mi ha detto una persona:

"è ora il momento di lottare per cambiare le cose".

martedì, aprile 15, 2008

Ed ora le Amministrative




Dopo aver aspettato il conteggio anche dell'ultima scheda non rimane che augurarsi che la coalizione vincente sia davvero in grado di fare gli interessi dell'Italia.
L'interesse non di una sola persona, non di alcuni gruppi oppure regioni, ma l'interesse di TUTTA la NAZIONE.

Le politiche sono finite, i giochi sono fatti ... avanti con le amministrative!

Qui la partita si fà più delicata, e diventa più difficile fare un discorso completamente legato ad una corrente politica.
Io dal mio canto spero in una piccola rivincita del PD.
Quanto già emerso però mi ha lasciato incredula: Anna Finocchiaro, politico che stimo profondamente, non è riuscita ad arrivare neanche al ballottaggio!
Per una regione che più di altre ha bisogno di crescere, di togliersi l'etichetta di patria della mafia, come una donna come lei non abbia vinto non riesco a capirlo.
Ho provato a dare una mia lettura: che la colpa sia di tutti quei giovani fuori sede, che per motivi di lavoro e studio hanno lasciato la loro terra non siano riusciti a tornare a votare?

Sicuramente i giovani del nord questo problema non lo hanno. Loro studiano, vivono, lavorano nelle loro città, in quelle città che attirano tanti altri in cerca di una formazione migliore, oppure di un lavoro davvero difficile da trovare nelle loro terre oppure di entrambe.

Ma oggi che anche al sud hanno scelto di premiare la coalizione di destra, le cose cmbieranno? oggi che esiste il movimento per l'autonomia del sud tutto sarà diverso?!

Ma questo tema merita un post tutto suo e quindi torniamo a noi e allo spoglio elettorale di oggi: le amministrative.

Non so davvero immaginare cosa uscirà dalle urne, ma per quanto riguarda la mia regione se Zingaretti (che per ora promette bene) e Rutelli non dovessero farcela ed andare al ballottaggio vorrei dire a quanti la pensano come me solo una cosa: MOBILITIAMOCI!!!!

lunedì, aprile 14, 2008

Sino all'ultima scheda

Alle 15:00 primi exit poll, poi le prime proiezioni ora i primi risultati, certo non sta andando come speravo, ma la voglia di crederci ancora è tanta.

L'avventura è iniziata con la convinzione che sarebbe stata dura, durissima. I giorni sono passati e piano piano la speranza è cresciuta.

Ieri ci credevo, oggi forse ancora ci spero.

La sensazione dagli ultimi dati: stiamo rosicchiando altri punticini, forse non per vincere, ma almeno per avere più forza come opposizione.
Quell'opposizione che oggi più che mai sembra fondamentale a garantire la democrazia e la Nazione di fronte ad una coalizione sotto scacco di un partito come la Lega del Nord.


I dati continuo a cambiare, molti ormai danno per vincitori i candidati del Pdl ma io mi ripeto: "sino alla ultima scheda"!

venerdì, aprile 11, 2008

Se po fà




In questa campagna elettorale diverse volte avrei voluto scrivere commentando quanto detto dai diversi candidati politici.
Avevo anche in mente di riportare le loro stesse parole attraverso filmati, e interviste riportate su giornali, televisioni e qualsiasi altro strumento utile a documentare l'attuale campagna politica, con i suoi toni, le sue promesse e i suoi programmi.

Poi non ho mai scritto nulla, ho atteso...ho atteso che accadesse qualcosa di davvero speciale. Qualcosa che in breve, un gesto una frase, riassumesse la differenza tra quei candidati che ho sempre guardato con molta attenzione: Walter e "il principale esponente dello schieramento a noi avverso".
Quasi non ci speravo di essere così fortunata, ma il momento da me tanto atteso è arrivato, e proprio a pochi minutti dalla fine dei comizi, prima del silenzio precedente alle giornate di voto, nella trasmissione di Matrix, condotta egregiamente come sempre dal direttore Mentana.
Negli ultimi momenti della trasmissione, é stato come il gol ai tempi supplematari, anzi ancora meglio come l'autogol della squadra avversaria ai tempi supplementari.

In breve: ha parlato prima Walter Veltroni, che con il suo stile inconfondibile dai toni pacati ha sfruttato il tempo a sua disposizione mostrando uno stile inconfondibile e di cui da tempo la nostra politica aveva bisogno. In poche parole e in maniera convincente ha risposto ed espresso la sua opinione su ogni argomendo presentato dal direttore.
Poi è toccato a lui: "il principale esponente dello schieramento a noi avverso".

Anche per lui stesso tempo di Walter Veltroni ma ecco il colpo di genio, tempo scaduto e lui rimane lì accanto a Mentana, obbligando le telecamere a riprendere il direttore il più vicino possibile per evitare la presenza dell'uomo politico che forse si è dimenticato che esiste una legge precisa sulla presenza televisiva in campagna elettorale.

Ma non è finita, questo uomo politico, mentre il direttore Mentana spiegava agli ascoltatori come votare, ha cercato di prendere di prepotenza la parola e di entrare in scena costringendo Mentana a chiudere la trasmissione.

Potrei continuare a parlare per ore ma credo che quanto accaduto si commenta da solo.

Prima di chiudere questo post, scritto davvero di getto sull'entusiasmo di quanto visto e sentito, vorrei solo sottolineare due elementi molto interessanti:

1. scopro oggi per la seconda volta che non esiste il problema del precariato in Italia e che se esiste è solo una questione marginale - entrambe le volte per bocca dello stesso cadidato

2. che "il principale esponente dello schieramento a noi avverso" prende ad esempio, per la sua politica del poche tasse più consumi più entrate all'erario (su questo ci sarebbe da parlare per ore) il caso americano dove la ricchezza sembra essere diffusa ... ma forse il candidato si è dimenticato che sono in pieno rischio recessione e che sono in molti a non riuscire a pagare i mutui???

Vorrei chiudere con una sola considerazione, io riuscirò solo a votare nella giornata di lunedì, non so come andrà finire, ma dopo questa serata non posso fare a meno di dire:

Caro Walter se po fà

martedì, gennaio 22, 2008

Orgogliosa della scelta



Tanti mesi fa ho partecipato alle primarie che hanno visto l'investitura di Prodi quale leader dell'Ulivo.

Diversi giorni sono passati, a volte mi sono interrogata sulla scelta, mi è capitato anche di non capire sempre o non condividere a pieno il cammino politico intrapreso dalla coalizione che con fatica ha per due anni creduto nel mio stesso Premier.

Il mio Premier, dico mio con orgoglio e con convinzione dopo il suo discorso di oggi alla Camera.

Parole forti e toni determinati prima di passare alle prossime votazioni sulla fiducia.


Per Mastella che ieri in televisione dichiarava di sentirsi abbandonato, non sostenuto, Prodi rinnova la fiducia come ministro uscente e ricorda che non è mai stato lasciato solo, usando le sue parole "nè come uomo nè come politico".

Per quanti credevano di poter chiudere la pratica velocemente senza esporsi rispetto all'impegno preso con il loro elettorato, Prodi li mette all'angolo.

Per una opposizione che fa cori da stadio e cerca, a dispetto delle regole e del galateo imposto da una sede così Istituzionale, di impedire a Prodi di continuare il suo discorso, Prodi non si scompone.

Ora mi chiedo come tutti quei soggetti (destra o sinistra) che hanno raccolto le firme per il referendum possano pensare di andare ora subito al voto con questa legge elettorale.

A quanti invece ritengono che si stia facendo la conta, ecco perchè il voto di fiducia, a quanti pensano che se a salvare il governo saranno i voti dei senatori sarà una vergogna per la democrazia e, concludendo, a quanti pensano già alla piazza io rispondo:

orgogliosa della mia scelta alle primarie e alle votazioni politiche, Grazie Presidente Prodi e in bocca al lupo

lunedì, gennaio 21, 2008

L'imbarazzo della scelta



Sicuramente il mese di gennaio si è presentato da subito ricco di argomenti da trattare.
Anche le persone che come me in questi ultimi tempi si sono fatte prendere troppo dal lavoro avranno notato un susseguirsi di fatti davvero eclatanti su cui riflettere ad alta voce.
E così nell'imbarazzo della scelta argomenti e i colpi di scena si sono susseguiti senza tregua.
In principio era "Voce fuori dal coro" ma poi visto il precipitare degli eventi il titolo del post non poteva non cambiare.
Fuori dal coro (in particolare mediatico e politico, un coro pronto a chiedere scusa e definirsi indignato) ed assolutamente inpopolare su quanto accaduto in relazione alla visita del Papa alla Univerità di Roma La Sapienza.
In pieno accordo con quanti ritenevno folle pensare che il Papa non potesse parlare nella Università romana, in accordo sulla difesa della laicità dell'Ateneo, in disaccordo sulla scelta dei tempi da parte del Rettore. Quel Magnifico Rettore che non poteva certo non immaginare che invitare il Papa per l'inaugurazione dell'anno accademico non potesse non invogliare a qualche forma di protesta.
Eccessiva? forse si, ma certo bisogna ammettere che questo Papa non brilla in simpatia.
Ma se era una esigua minoranza, come dichiarato dalla stessa Cei, allora di cosa stiamo parlando?
Ed il balletto delle responsabilità Cei e Governo sulla sicurezza per il Papa?

Altro argomento interessante quanto accaduto all'onorevole Mastella e coniuge.
All'applauso di un intero Parlamento alle esternazioni del ministro della giustizia, e sottolineo ministro della giustizia, sulla Magistratura.
Posso quasi capire il ministro, ormai dimissionario a tutti gli effetti, che magari preso dal dispiacere e disappunto di essere coinvolto in vicende di cui si sente ingiustamente accusato, e fino a prova contraria innocente.
Dicevo, capisco il ministro che magari in un attimo di sfogo possa aver esagerato con le sue esternazioni sulla Magistratura. Ma mi domando è possibile che un intero Parlamento non si rendesse conto che quegli applausi forse erano un pò fuori luogo.
Avrei voluto chiudere questo post parafrasando le parole di Luciana Littizzetto scrivendo che si dovrebbe applaudire un atleta che vince una gara... ma grazie all'onorevole Mastella, direi che rischierei di restera indietro sugli eventi.

Oggi ripensando a quanto accaduto, con un pò di amarezza concludo:

1. tutti pronti a dimostrare la propria solidarietà al Papa, i voti dei cattolici fanno gola a tutti...ed ora dopo la moratoria sulla pena di morte tocca alla legge sull'aborto

2. tutti pronti ad applaudire Mastella ... ed ora l'ex. ministro mette a rischio il governo Prodi.

La domanda a questo punto è:

cara sinistra, oppure centro sinistra se preferite, a volte forse vale la pena fare qualcosa di impopolare ma difendere principi fondamentali, soprattutto quando certi applausi diventano degli autogol pesantissimi.